
- Le Origini
- La Guerra delle Razze
- L'arrivo ad Extremelot: una nuova vita
- I Cavalieri Neri
- La magia di Dhalia
- L'ombra del dubbio
- La disfatta di Extremelot e l'inganno della Morte
- L'Anello del Fato
- Nuovi nemici e un nuovo Conte
- La Signora degli Elfi, la guerra civile e gli amuleti delle razze
- La crisi dei Neri, la nascita dei Chierici e Necromanti, la vittoria del Cobra D'Argento
- La morte del Granduca e Gronko al potere
- L'abbandono di Squirrel e la fine del Cobra D'Argento
- Il verme di Kmuth
- La fronda della vampira DeaIside
- Fuga dalla Torre del Fato
- Una nuova sfida
- La Morte di Darkman e la sua maledizione
- L'invasione degli Orchi
Le origini
Le prime tracce tangibili delle azioni di Darkman, assassino e predone, cominciano ad avere un riscontro scritto e documentato quando viene contattato in gran segreto da uno dei consiglieri di un reggente umano locale rapito da una tribù di orchi e imprigionato nelle inaccessibili segrete scavate sotto le montagne.
Il consigliere intende organizzare una spedizione di salvataggio, reclutando mercenari in grado di superare le difese degli orchi, e disposti a tutto in cambio di una grande quantità d’oro.
Darkman accetta e come prima azione, dopo essersi sincerato di essere stato il primo contattato, uccide il consigliere e ne assume l’identità'. Con la forza dei sigilli reali che il consigliere recava con se, Darkman recluta un gruppo di sbandati e disperati e li guida all’interno delle segrete orchesche. Giunto alla cella del prigioniero, tradisce e fa sterminare la compagnia, guadagnandosi la fiducia del Signore degli Orchi che decide di premiarlo con un pugnale d’argento. Durante la cerimonia Darkman uccide il signore degli Orchi e libera nel caos generale il reggente umano, riconducendolo a corte. Viene ricompensato con la nomina a cavaliere e diviene comandante in capo dell’esercito.
La II Guerra delle Razze
Durante la II Guerra delle Razze, guida un esercito misto di umani e troll contro la citta' elfica di Rihilm, che impediva il passaggio commerciale attraverso la vasta foresta sacra.
Messo in scacco dalla poderosa difesa degli elfi, Darkman finge di ritirarsi e attende l'inizio dei festeggiamenti per la vittoria. Durante la notte prende di sorpresa la citta'. Le sue truppe irrompono selvaggiamente fra gli elfi che vengono travolti senza scampo. Rihilm brucia insieme alla foresta sacra e gli abitanti della città sono trucidati senza pieta’.
Darkman si guadagna il soprannome di Sterminatore di elfi, ma annoiato dalla vita di corte fugge con la principessa Gwinevere nel lontano Granducato di Extremelot.
L'arrivo ad Extremelot: una nuova vita
La principessa Gwinevere, affascinata dal misticismo, inizia il percorso nella gilda dei Druidi sotto la guida dell' Ard Rhys Palmer. Darkman si arruola nell’Esercito del Granducato. E' in corso la guerra contro un misterioso personaggio, Honorius, un mago malvagio e spietato.
Darkman, durante un tragico scontro, uccide l’ultimo dei Cavalieri di Honorius, entita’ maligne evocate dal mago e morente raggiunge la citta'. Morag, una giovanissima e graziosa dama lo trova svenuto all’interno del Giardino Delle Delizie. Grazie alle cure della ragazza, guarisce e poco dopo sposa Morag di cui si è innamorato.
Un nuovo attacco di Honorius diffonde il morbo della peste a Lot. Darkman viene infettato e rinchiuso nel lazzaretto insieme a gran parte degli abitanti della citta'.
Mentre i Druidi cercano una cura, le condizioni nel lazzaretto peggiorano, portando all'esasperazione i malati. Darkman aggredisce il Governatore Gronko, che si diletta nel dileggiare i malati trattandoli come animali in gabbia . Viene trascinato, nonostante le sue pietose condizioni, alla Gogna. Il Conte Petrus e la Sacerdotessa della Dea Themis, Urania, lo liberano, nonostante le rimostranze di Gronko.
Passata la pestilenza Darkman e Morag mettono alla luce Dhalia, che fin da piccolissima mostra una spiccata predisposizione per le arti magiche. Darkman entra a far parte dei Cavalieri di Themis e insieme a Lord Prester , Lord Wollnar e Lord Dannatio da vita ad una poderosa squadra di pattugliamento nelle lascive strade del granducato. L'opera di bonifica dei costumi è molto efficace tanto da portarlo ad essere insignito, insieme ai suoi compagni, del sacro simbolo del drago, ovvero, Campione della Dea Themis.
I Cavalieri Neri
L'incontro con Lord Diablo2, un malvagio cavaliere dedito alla conquista del potere, fa riaffiorare in Darkman l'antica indole. Insieme a Lord Diablo2, Lord Prester e Lady Sofronia fonda la Gilda dei Cavalieri Neri, un ordine di spietati ed abili guerrieri che ben presto diventano una forza militare e politica in grado di guidare gli esiti della guerra con Honorius. Le vittorie sul campo portano il governo di Extremelot a considerare un poderoso alleato l'ordine dei Cavalieri Neri. L'ordine stabilisce il suo quartier generale nelle caverne ai piedi dei Monti delle Nebbie, la gilda cresce sia in popolarità che in ricchezza dettando spesso legge sia militarmente che politicamente.
La magia di Dhalia
Dhalia, figlia di Darkman e Morag, mostra doti magiche potenti: Dhalia è una maga ad effetto fisico, in grado di controllare e scatenare gli elementi. La sua giovane età la porta ad essere impulsiva e a creare disastri, specialmente quando viene rifiutata o abbandonata dai fuggevoli amori adolescenziali. Darkman l'affida ad Aurian, la Shalafy della gilda dei Maghi, che l'indirizza allo studio dell'arte oscura in un lontano eremo. Di lei si perderanno le tracce.
L'ombra del dubbio
Morag scompare misteriosamente. Darkman è sospettato di uxoricidio, poiché la scomparsa di Morag è avvenuta dopo una gita nei dintorni di un crepaccio sulla sommità dei Monti delle Nebbie. Si indaga sulla vita di Darkman, che pare nutrisse da tempo interessi verso un'altra misteriosa figura femminile. Viene celebrato un processo a carico di Darkman, intervengono testimonianze a suo favore molto autorevoli. Darkman viene completamente scagionato, ma gli atti del processo e le prove raccolte a suo carico scompaiono misteriosamente, come lo stesso giudice. Poco dopo gli eventi Darkman sposa Enfiria, Strategoto dell'esercito ducale.
La disfatta di Extremelot e l'inganno della Morte
La Città cade a causa di un massiccio attacco delle forze di Honoris che hanno trovato una via di accesso lungo la rete fognaria. L'esercito ducale è sconfitto e i Nobili riparano nella Rocca. La guerra continua. L'antico Esercito Ducale viene sciolto e rifondato. L'assedio è pesante e le nuove forze del Granducato sono costrette spesso a repentine sortite per tentare di riconquistare i territori perduti.
In una di queste missioni Enfiria, moglie di Darkman, uno dei pochi ufficiali valorosi rimasti cade in un'imboscata e viene trucidata.
A Darkman sono consegnati i resti racchiusi in alcune urne. Soprafatto dal dolore il Supremo Cavaliere Nero, si ritira in se stesso e comincia a studiare antichi testi di necromanzia nella speranza di far tornare in vita l'amata. Aiutato da molti suoi antichi compagni d'armi riesce nell'impresa di richiamare a se la Morte che lo sfida ad una partita a scacchi in cui l'anima della sua sposa è in gioco. La partita prosegue per giorni. La Morte lo inganna mutando il suo aspetto in quello di Enfiria riuscendo a farsi rivelare la strategia delle mosse dal cavaliere che viene battuto.
Darkman si ritira nel suo maniero alle pendici dei Monti delle Nebbie sconfitto e disperato per la perdita definitiva dell'amata.
L'Anello del Fato
Alcuni anni dopo, durante una battuta di caccia è colpito da un misterioso evento: il FATO, entità superiore e imperscrutabile, si manifesta e consegna nelle sue mani un anello in grado di mutare e prevedere gli eventi, anche se in maniera confusa e non sempre esatta. Il potere che scaturisce dal mistico artefatto è enorme. Darkman fonda insieme ad alcuni studiosi di arti magiche (Khaleim, Wolker Bo, Althalion, Althair e Mithras) la Compagnia dell'Anello Del Fato, organo teso a scrutare i fatti presenti e passati per modificare il futuro e le sorti del Granducato. Messo il potere dell'Anello al servizio del Granduca, la Compagnia diviene una colonna portante della vita Lottiana, riuscendo ad anticipare e alle volte a modificare i piani di Honorius che sembra languire nel suo eterno assedio.
Nuovi nemici e un nuovo Conte
L’Anello prevede l'arrivo di un nuovo messaggero del male, Nathamer, che per un lungo periodo riduce al suo volere Honorius e impatta con le forze di Lot, spesso sconfiggendole. Nathamer, è l'Araldo di Simeht, il dio delle tenebre in continua lotta con Themis. Nathamer crea alcune potenti armi magiche e le sperimenta nella vicina città elfica di Thauand, trasformando gli abitanti in morti viventi a lui asserviti e tagliando le principali vie di rifornimento al Granducato. La situazione sfugge di mano all'Araldo: l'artefatto alchemico è instabile e la zona di Thauand ben presto diviene terra di nessuno, abitata da orde vacillanti affamate della carne dei viventi.
Il potere dell'Anello porta Darkman a scoprire che a Thauand è occultato un antico libro in grado di annullare i devastanti effetti di Nathamer: il Nekronomicon.Una spedizione parte alla ricerca dell'antico testo e riesce, non senza difficoltà, a tornare vincitrice. Il Nekronomicon viene consegnato ai Nobili. Il Conte Petrus parte per un lungo viaggio di esplorazione.
Nathamer e Honorius si alleano e riescono a sopraffare e ad uccidere il Conte Erik, colonna portante del Granducato. Il controllo politico e militare passa all'austero e severo Conte Thorm, che guida con fermezza le forze del granducato, aiutato dalla Governatrice Astarte.
La Signora degli Elfi, la guerra civile e gli amuleti delle razze
Darkman incontra Squirrel, Signora degli Elfi di Lot, fra i due nasce col tempo la passione, e nonostante gli oscuri passati dello Sterminatore, la regina acconsente alle nozze. Gli Elfi si dividono e minacciano una guerra civile, le altre razze si schierano chi a favore di Darkman e Squirrel, chi a favore dei rivoltosi comandati da Isil e Roderik. Alla vigilia del grande scontro la Regina con un accorato discorso riesce a convincere le parti del sincero amore di Darkman. La pace ritorna all'interno del Granducato. Squirrel diviene Mater Fati, ambasciatrice del Fato presso le Gilde e i Nobili. Darkman abbandona definitivamente la Gilda dei Cavalieri Neri, dedicandosi completamente all'Anello. La Compagnia dell'Anello cresce e figure come l'Arcangelo Halley, capo degli Angeli e Glaudius, druido di Lot, sono chiamati a condividerne il mistero.
Nathamer lancia un attacco alle Razze, cercando di soggiogarle tramite alcuni amuleti guida forgiati in tempi remoti. Grazie alla guida del Magister Demiurgi, Althair, le spedizioni di razza riescono ad anticipare il nemico e a riappropriarsi degli antichi artefatti.
La crisi dei Neri, la nascita dei Chierici e Necromanti, la vittoria del Cobra D'Argento
Nei Cavalieri Neri si crea una fronda ai danni di Sofronia, che abbandona il granducato. Darkman è chiamato al commissariamento e a ristabilire l'ordine nelle fila degli spietati guerrieri. Affida la guida dei Neri a Lord Cratere, suo figlioccio adottivo e a Dryke che in breve tempo portano la Gilda nuovamente a coprirsi di onore, gloria e sopratutto di oro.
L'Anello preannuncia la venuta di due nuove figure nel granducato: il Chierico e il Necromante, incaricati di strappare alla Morte le anime dei caduti utilizzando chi la grazia di Themis, chi arcani rituali acquisiti dalle forze del male.
Lady Silenia, prima sacerdotessa dei Chierici, fa il suo ingresso nel Granducato, ma la cecità di alcuni e il bieco interesse di altri, costringono il nascente ordine ad una pausa di riflessione. Silenia abbandona il Granducato e la guida dell'ordine passa a Lord Maccloud, il potente e intramontabile Comandante dei Leoni Rampanti, che smessa l'armatura si ritira in meditazione avvicinandosi alla Dea, ma le dicerie e i sospetti cominciano a serpeggiare nel granducato e anche il buon Maccloud ne viene irretito e abbandona la città. Darkman è chiamato di nuovo a mettere ordine nella gilda dei Chierici. Il Magister Fati, dopo aver dato un nuovo assetto gerarchico e di competenza ai chierici rimasti, pone alla guida dell'ordine Lord Frarve guida illuminata dalla grazia di Themis. L'antica rivalità fra Malik, Strega di Corte e Melissa, strega dell'ordine del Cobra D'Argento, subisce un'impennata e Malik viene esiliata dalla città rea di non sottostare alle regole dettate dai Nobili, che non vedono di buon occhio una possibile guerra fra le congreghe.
La morte del Granduca e Gronko al potere
Il vecchio Granduca muore dopo una misteriosa e lunga malattia designando come successore al trono il piccolo UtherPendraghon, e come suo tutore il governatore Gronko, scomparso molti anni prima fra i Monti delle Nebbie ed ora presentatosi a reclamare la successione.
Gronko è un personaggio perverso e malvagio, la sua sprezzante risata gutturale terrorizza il Granducato e lascia allibito il cerchio delle Gilde, indecise sul seguire il nuovo reggente od opporvisi. L'operato di Gronko, teso ad allontanare tutte le autorità di LOT e ad accentrare il potere su di lui, porta allo scoppio di una guerra civile. In questo periodo cruente battaglie combattute anche con l'ausilio di nuove armi create dagli Alchimisti (polvere pirica e veleni) porta scompiglio ed indebolimento. Lentamente affiorano le prove di una contraffazione del testamento del vecchio Granduca e l'appartenenza di Gronko alle forze del nemico.
I fedeli a Gronko sconfitti i ribelli si accingono a porre definitivamente l’usurpatore sul trono di Lot, ma gli Alchimisti ingannano Gronko attraverso il miraggio di un elisir di lunga vita, e gli somministrandogli un veleno paralizzante. il "Granduca Gronko" rimarrà vivo e cosciente e verrà murato vivo nelle segrete del Palazzo Ducale a monito della sua crudeltà.
L'ordine venne ristabilito e la città comincia ad avere un periodo di prosperità, la guerra era sotto controllo e le attività commerciali, come il ripopolamento del granducato riprendono.
L'abbandono di Squirrel e la fine del Cobra D'Argento
All'interno della Torre del Fato, la situazione non era tranquilla. Il referente dei Nobili, lady Lussymay era entrata fortemente in contrasto con, lady Squirrel e, nonostante le mediazioni, la regina degli Elfi abbandona il suo incarico. Per un vizio dello statuto che vede il ruolo di Mater Fati essere necessariamente legato allo stato matrimoniale del Magister Fati, con grande dispiacere per Darkman e per Squirrel si procedette al divorzio. Rinnovato lo statuto ed eliminata il codice, il ruolo di Mater Fati viene affidato all'angelo Licia.
La congrega delle Streghe del Cobra d'Argento viene decapitata della sua guida spirituale: lady Melissa, scompare misteriosamente. Per stima verso l'antica amica e per salvare un ordine importante del Granducato, Darkman, torna nelle vesti di Commissario, cercando di mantenere unita la Congrega delle Streghe per cui aveva stima e ammirazione. Questa volta il fallimento lo attende. Colpevole di non aver utilizzato il pugno di ferro verso le adepte della Congrega, l'Ordine crolla per opera di alcune errate decisioni della nuova Maestra, subito dopo il ritorno alla Torre del Fato da parte di Darkman.
Il verme di Kmuth
Una strana pestilenza si stava diffondendo fra la razza dei Vampiri. Nel loro corpo cresceva un parassita, il verme di kmuth, posto in loro da Vedhartha, madre di tutti i vampiri e figlia maledetta dalla dea Themis. Il parassita trasforma i vampiri nuovamente in umani e la loro essenza immortale alimenta l'energia per il ritorno di Vedharta, che avrebbe salutato la libertà cibandosi di tutti i suoi figli. La Razza era in pericolo. Cratere, Principe delle tenebre, guidato da Biba un'elfa dominata dalla volontà di Vedhartha, raggiunge Kmuth e si scontra con la primogenita dei vampiri, sconfiggendola e riportando la "soluzione dei cristalli" che ferma la maledizione.
La fronda della vampira DeaIside
Darkman cede alla solitudine e sposa lady DeaIside, una vampira del Sacro Ordine del Leone. Intraprendente e bizzarra, DeaIside, cerca di spodestare il Gran Maestro capo dei Leoni RAN. Ran accusa Darkman di perorare la causa di DeaIside, e lo trascina in tribunale. La causa è breve e l'avvocato difensore di Darkman, la Governatrice Astarte, rigetta tutte le accuse e porta le prove del complotto ordito da DeaIside, che viene esiliata e costretta a divorziare da Darkman. Mesi di sconcerto seguirono nell'animo del vecchio Cavaliere e Magister, ormai provato dagli eventi. Un angelo, lady Sabrine, si lega a lui e convola di nuovo a nozze.
Fuga dalla Torre del Fato
da un frammento del diario di Darkman:
"...Oggi sono entrato nel mio appartamento, mi sono soffermato ad osservare l'austero arredamento, le torce che illuminano i vari punti della stanza, l'archetto che introduce alla balconata da dove, in molte occasioni, ho osservato gli eventi che funesti o gioiosi hanno colpito la citta’ di Extremelot. Poco piu' sotto la collina che fa' da fondamenta alla Torre del Fato, ho osservato passeggiare lungo il verdissimo prato i fratelli dell'Anello assorti in profonda meditazione. Quale strana Compagnia è la nostra? Vedo creature assurde, il mannaro Glaudius che solo qui, nei campi del Fato, muta la sua temibile forma in un qualcosa di estremamente ridicolo e giulivo: un grande lupo azzurro dall'enorme naso intento a razzolare il terreno per sotterrare un osso, il possente Beorn, nella tua terribile forma di orso mentre si gratta la schiena contro il tronco ruvido di un albero, la piccola fata Lilou che salta qui e lì cercando di mostrare a tutti la sua coroncina d'oro, segno di una recente salita di livello nella conoscenza del Fato, e l'angelo Halley mentre plana per colpire violentemente con la frusta il saggio Sephirot nel tentativo di staccarlo dalla botticella di Smacchiatore che il vecchio usa come sua bevanda principale per avere visioni. E ho visto i fulmini e le saette fuoriuscire dal vicino laboratorio, dove i nostri cartografi sperimentano perennemente nuove forme di comunicazione, mentre nella macchia poco distante alcuni adepti si allenano a plasmare l'energia che si irradia da una stele raffigurante l'Anello dai colori dell'arcobaleno. Alcune vampire dall'imperscrutabile bellezza discorrevano sedute avvolte in mantelli neri come la notte più scura per proteggersi dai raggi del sole disturbate solo dal rumore prodotto dalla spada di una mercenaria che colpiva un manichino di legno. Ho distolto lo sguardo attraversato da una strana sensazione di divertimento, ma nello stesso tempo di infelicità, la stessa espressione che traspare dal volto dipinto delle mie mogli che mi ammoniscono dalla parete ovest della stanza. Basta! qualcosa mi dice di andare via! Fra pochi granelli di clessidra aprirò l'armadio e preparerò la mia sacca da viaggio, legherò la spada corta "badmoon" al mio fianco e userò il passaggio segreto per allontanarmi definitivamente (...) brucerò ciò che è in questa stanza (...) nulla deve rimanere del mio passaggio...Basta, vado!"
Mentre parte della Torre del Fato brucia, Darkman viene visto da alcuni cavalieri neri:
"...eravamo nella caverna principale, quando la parete si è animata, è divenuta come carne e si è spalancata come la bocca di un dannato troll, o almeno la puzza era la stessa di quando un troll ti alita in faccia, da questa è uscito di corsa Lord Darkman; lo abbiamo salutato con il nostro antico saluto per onorarlo ("TENEBRE!" ndr), ma non c'ha risposto, abbiamo anche notato che al suo dito c'era qualcosa che emanava una luce molto forte, ma che lentamente scemava..."
Un secondo avvistamento lo si ha poco dopo nell'affollata Piazza del Mercato. Un Folletto riferisce:
"ero seduto sul bordo della fontana con i piedi a mollo nell'acqua, per via dei miei calli, quando un tizio avvolto in un mantello nero e una sacca da viaggio sulla spalla si è avvicinato e ha lasciato cadere nell'acqua un affare che brillava debolmente...mi è passato il dolore ai calli immediatamente, ma non ho fatto in tempo a ringraziarlo che quell'energumeno obeso è schizzato via facendomi cadere dal bordo della fontana a terra..."
L'Anello viene raccolto da Lord Glaudius che ne eredita il mistero ed inizia a guidare la Compagnia.
Una nuova sfida
In alcun modo si riesce a scoprire dove Darkman sia scomparso, alcuni lo danno per morto, altri giurano di averlo visto alla testa dell'esercito di Honorius e di Nathamer, altri ancora affermano di averlo scorto mentre lacero e delirante chiedeva l'elemosina in villaggi distanti. Molti mesi dopo questi eventi Darkman ricompare in città. Ha immediata udienza presso il conte Thorm e pochi giorni dopo gli viene consegnato un incarico particolarmente difficile: censire le Razze.
Viene fondata l'Accademia delle Razze, un organo di studio e catalogazione delle razze e di come esse si erano organizzate nel granducato. Mentre l'Accademia formata raccoglie le informazioni presso i clan e i capo clan di ciascuna razza collaborano alla stesura delle origini, delle conoscenze e dei credo, un complotto politico teso a favorire alcune fazioni convince il Conte Thorm ad accreditare dati che divergono in maniera palese dal volere di ogni singola razza. Ciò crea un forte malcontento che sfocia in una delegittimazione dell'Accademia e si addita Darkman come traditore. Il Magnifico Rettore Darkman reagisce protestando violentemente presso il conte, ma il fisico vetusto di Darkman cede all'ira e alla vergogna: l'umano si spegne in una notte di agosto.
La Morte di Darkman e la sua maledizione
Il corpo viene riposto in un sarcofago, ma la sua anima, legata al giuramento di far conoscere i voleri delle razze ai reggenti di Extemelot, rimane prigioniera fra le mura dell' Accademia, il suo spettro conserva l'uso della parola e l'illusione di un corpo reale fra quelle mura, tanto basta per continuare la difficile opera. Lo spettro in altri luoghi può solo aleggiare debolmente, pratica che gli costa grande dispendio di energie. Usa questo metodo in una sola occasione: per salutare il suo figlioccio adottivo Cratere e per preannunciargli eventi che di lì a poco avrebbero sconvolto il granducato.
Riferisce un cavaliere nero:"...eravamo tutti lì riuniti intorno allo scranno di Cratere che si aspettava l'arrivo della consueta vittima sacrificale, quando su un costone di roccia proprio sopra di noi si materializza un vecchio barboggio semiputrefatto che inizia a blaterare su invasioni e catastrofi, io li per lì ho pensato di tirargli la mia ascia, ma poi il capo l'ha chiamato 'Padre' e ho lasciato stare...quando il putrefatto è sparito il capo ha mandato tutti alle brande senza sacrificio...il che m'ha rattristato, perché non mi sono potuto fare le solite cinque, sei pinte di birra...che le tenebre lo ingoino..."
L'invasione degli Orchi
Di lì a poco un'orda di orchi invade il granducato, come previsto dallo spettro, gettando scompiglio, morte e distruzione tra le file dei difensori e degli stessi nemici. Durante l'invasione degli Orchi i documenti relativi alle Razze vengono completati. Darkman era libero e il suo spirito, ora, poteva staccarsi dalla dimensione dei viventi e dimorare per sempre nell'aldilà. L'angelo Halley amico e consigliere del vecchio cavaliere decide allora di immolarsi come suo protettore: la sua essenza angelica pietrifica in una statua posta sul sepolcro, per impedire che il corpo di Darkman potesse essere disturbato o profanato. Anche l'angelo Licia, compagna di Halley per non dividersi dall'amato segue lo stesso destino, ponendosi al lato del sepolcro per vegliare in eterno l'uomo che luce e tenebra hanno sempre lambito e mai conquistato.